Nella zona del Chianti Classico, dove si trova la Fattoria, fino a tutti gli anni Sessanta l’agricoltura era condotta dalle famiglie contadine, su terreni di proprietà o più frequentemente in mezzadria (i contadini consegnavano ai proprietari il quaranta o il cinquanta per cento del prodotto).
I membri delle famiglie che vivevano sui poderi erano sempre molto numerosi, il lavoro era fatto esclusivamente a mano, con strumenti semplici (come la falce per tagliare il grano) e con l’aiuto dei buoi per arare i campi.
Oltre a coltivare viti e olivi, i contadini sfruttavano ogni piccolo pezzetto di terreno per fieno, grano e granturco, per la sussistenza degli uomini e degli animali.
La vita delle donna nelle campagne era durissima perché oltre ad allevare figli doveva accudire i vecchi e allevare gli animali da cortile (pollame e conigli), sia per la famiglia che per la vendita in modo da procurare del denaro contante per le necessità improvvise.
I giovani delle vecchie famiglie contadine hanno raramente proseguito l’opera dei genitori, preferendo trasferirsi nelle città e lavorare nelle fabbriche.
In seguito molti proprietari, pur avendo un loro lavoro, hanno ripreso la gestione delle fattorie con criteri e attrezzature moderne dedicandosi con passione alla coltivazione della vite e dell’olivo in questa terra così particolare, una delle più belle della Toscana e rinomata nel mondo.

La famiglia Rovida, proprietaria da più di mezzo secolo della Fattoria Poggio Borgoni, ha avuto sempre un amore particolare per il piccolo paese di Mercatale Val di Pesa. Dagli inizi dell’Ottocento questa zona è stata meta di villeggiatura per molti fiorentini, quando ancora le vacanze si trascorrevano nei pressi delle città.